Gray Matter, punta e clicca uscito in Italia ad inizio anno, non è una semplice avventura grafica , ciò che lo rende unico è il fatto di essere scaturito dalla mente di Jane Jensen ,la donna che ha lavorato ai vari Gabriel Knight, da ciò è evidente che la sua nuova avventura è ricca di fascino e atmosfera con dei personaggi non banali ma carismatici , purtroppo però non è esente da (pochi) difetti.
della magia che è alla ricerca del Daedalus Club , un circolo privato per l'appunto di maghi;
a causa di un equivoco però la ragazza si ritroverà a lavorare per il misterioso dottore neurobiologo David Styles che la manderà a cercare nel campus della città dei giovani per un esperimento, con i quali Sam fonderà il club degli agnelli, ma nel mentre succede qualcosa di strano sia ad Oxford che nella casa di Styles.
Durante l'avventura non impersoneremo solo la giovane maghetta ma anche il misterioso dottore; ciò permetterà di vedere le cose da due punti di vista diversi ed approfondire la tragica storia che gli si cela dietro.
Gli enigmi sono molto difficili già dal primo capitolo (in linea al genere a cui appartiene il videogame); quasi tutti sono enigmi ambientali, pochi invece quelli che concernono la manipolazione degli oggetti, se escludiamo i trucchi magici che possono capitare quando giochiamo come Sam.
Infatti l'unico elemento che lo diversifica dai classici punta e clicca sono queste fasi dove si deve preparare la magia tramite un utile menù, nel quale si deve posizionare gli oggetti del momento nel corpo di Sam o scegliere se manipolarli o ancora distrarre il tipo a cui stiamo facendo la magia; affinché il trucco avvenga con successo dovremo seguire un preciso ordine per queste azioni magari aiutandoci con il libro della ragazza.
Se ci dimentichiamo cosa dobbiamo fare durante quel determinato capitolo possiamo consultare una schermata di riferimento che indica a che percentuale siamo arrivati nei vari obbiettivi (che sono
completabili nell'ordine in cui preferiamo), e inoltre ci sono dei bonus slegati alla trama principale ma che purtroppo vanno spesso verso la semplice osservazione di un oggetto.
Il gioco ,come per i tre Black Mirror , è in 2.5D , ovvero ci si muove in ambienti bellissimi disegnati a mano , con dei modelli poligonali in tre dimensioni.
Ho scritto gia che l'avventura ha dei difetti, fortunatamente si contano nelle dita di una mano e non precludono l'esperienza generale :
poveri di texture, ma fortunatamente gli npg sono ben caratterizzati, anche quello più insignificante ai fini della trama ;
Poi critico il sistema per visualizzare gli hotspot , spesso le scritte si accavallo fra loro rendendo difficile puntare l'oggetto desiderato ;
Infine ma forse il difetto più grosso sono le animazioni legnose dei due protagonisti un vero peccato perchè pesa molto alla lunga.
Dunque si ha un'avventura unica e imperdibile per gli amanti dei punta e clicca e in generale dei giochi ragionati , con un grande livello artistico e una storia superba.
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