Molti hanno associato Lone Survivor al sequel spirituale dei
primi Silent Hill , in effetti , nonostante la grafica pixellosa e
bidimensionale, il titolo indie ricalca in maniera fedele ciò che ha reso
celebre i primi giochi basati sull'orrore psicologico di casa Konami.
Sin da subito è presente un' atmosfera da incubo e
claustrofobica, messi in rilevanza da musiche che variano in ogni situazione,
le quali possono essere oniriche , strane e contorte o per la maggior parte del
tempo semplicemente da incubo.
Spesso ci si trova in situazioni assurde , soli o con
personaggi strani, in cui apparentemente non c'è via di fuga e mentre
aspettiamo il game over il gioco ci libera nello stesso modo in cui ci ha
rinchiusi.
E di quest’atmosfera opprimente ci si accorge sin dalla prima uscita dal rifugio, senza alcun tipo d’aiuto dato dal gioco , la prima cosa da
fare è trovare la mappa della zona ,poiché perdersi è dannatamente facile, poi
si va a raccogliere viveri dove è possibile , e solo alla fine si prosegue con
l’avventura, che ha la struttura di un punta e clicca per quanto riguarda
l’interazione degli oggetti, è possibile comunque sparare con un’arma da fuoco
, cosa che ricorda lontanamente Gemini Rue.
I mostri da cui ci dobbiamo difendere ,anzi meglio sfuggire,
(visto che le munizioni per la pistola, unica arma disponibile, scarseggiano)
non brillano per varietà , infatti ce ne sono solo due tipi
"standard" a parte i boss; comunque il vero nemico del titolo è la
componente survival:
Il nostro personaggio infatti ha delle necessità base che
vanno soddisfatte sempre ,come il mangiare il bere e il dormire;a parte il cibo
è opportuno, anzi obbligatorio, soddisfare i bisogni primari nell'unica zona
sicura, ovvero la nostra stanza d'albergo, che è anche l'unica zona dove e
possibile salvare e riprendere la partita;
Per evitare camminate noiose e stancanti , è possibile
raggiungere la stanza riflettendo la propria immagine su degli specchi, idea
presa anch'essa da Silent Hill , stratagemma che funziona alla grande.
Ciò che colpisce gli occhi , in tutti i sensi, è la grafica 2d, che non diminuisce l'atmosfera
anzi....
Però può essere apprezzata o meno , certo il suo essere
forzatamente retrò puo alla fin fine stancare; di veramente negativo invece è
longevità che si ferma alle 3-4 ore; però teniamo conto che abbiamo
acquistato per poco un titolo indie sviluppato da una sola persona , quindi la
durata è apprezzabile sapendo che ci sono tre diversi finali
influenzati da come ci siamo comportati nel gioco , altra similitudine a silent
hill sono infatti le statistiche finali date dalle azioni che abbiamo portato
avanti , queste sono tantissime e hanno il compito di assegnarci un voto.
Lone Survivor alla
fin fine copia tutto ciò che ha reso i primi Silent Hill quelli che furono ,
aggiungendoci anche un po’ di suo, cosi da creare un prodotto originale da
comprare assolutamente visto il prezzo contenuto, dobbiamo però poter apprezzare la grafica cubettosa che tanto piace al mondo indie.
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