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Dead Space 2 - Isaac Clarke fa il bis


Dopo il primo Dead Space, successo nel campo dei survival horror, un genere purtroppo in declino,(ce ne sono molti degni di nota dopo i primi resident evil e silent hill??) era inevitabile l'uscita di un sequel da parte dei Visceral Games.

Dead Space 2 è infatti il diretto sequel del primo , ci ritroviamo di nuovo nei panni di Isaac Clarke ex ingegnere dell' Ishimura parecchio sfigato, che si sveglia in una sorta di manicomio con la camicia di forza e subito si trova costretto a combattere contro gli odiosi necromorfi che già conosciamo e il marchio che si credeva distrutto.

Di novità rilevanti ce ne sono ben poche , prima fra tutte il doppiaggio di Clarke , infatti se nell'originale era muto come il miglior Freeman,ora parla e pure spesso , scelta logica in un gioco in terza persona, per permettere una storyline più profonda.
L'altra novità è la quasi totale assenza del backtracking che nel precedente era al limite del frustante; ora ci capiterà di ripercorrere uno stesso corridoio al massimo due volte durante la storia, ciò elimina il più grande difetto che ricordavo , il level design è infatti molto curato e ci si trova nel corso dell'avventura spesso in luoghi completamente differenti e curati nei particolari.



Il gameplay è identico, forse c'è qualche piccola aggiunta come i razzi gravitazionali ma nulla di stravolgente;
Ovviamente ci sono gli stessi movimenti lenti e legnosi che possono piacere o non piacere.
E così ci ritroviamo di nuovo a vedercela con le scarsissime munizioni (segnate sulla stessa arma impugnata,come l'energia sulla tuta di Clarke d'altronde , visto l'assenza totale di HUD), l'inventario limitatissimo, salvataggi posizionati strategicamente nella mappa e negozi con depositi per liberarsi del peso non necessario e per acquistare importantissimi medikit e munizioni per mezzo dei crediti trovati nelle casse e nei corpi sbudellati che ci sono in giro,rimasta anche la totale assenza di pause durante la navigazione dei menù per non smorzare l'azione;
Insomma,nulla di nuovo sotto il sole, esattamente come il numero uno della serie è la versione occidentale dei buon vecchi resident evil prima che prenderessero la deriva action degli ultimi anni.

Gli enigmi sono basati sull'uso della stasi (capacità della tuta di Clarke  di rallentare i nemici e gli oggetti) e dal modulo cinetico , praticamente la pistola gravitazionale di dead space.

Forse il punto di forza maggiore è il comparto sonoro , che in un gioco di questo genere DEVE essere all'altezza; spesso infatti si sentono rumori che preannunciano l'arrivo dei necromofi risparmiandoci salti dalla sedia e infarti vari.....
Anche sulla grafica nulla da dire , è quella del primo ma migliorata su tutti i punti di vista, specialmente sulla tavolozza dei colori e se sull' Ishimura vedevamo l'astronave quasi monocromatica ora ci troviamo di fronte a una stazione spaziale ricca di dettagli e di colori.

Possiamo definire Dead Space 2 come il seguito che mantiene le aspettative pur non cambiando nulla della formula vincente dell'originale , quindi se si vuole un bel survival horror come i giapponesi non ne fanno più è una scelta obbligata a patto che si giochi prima il predecessore e ovviamente di avere cuffie e luce spenta.
Se volete un gioco che vi susciti solo la paura più pura io invece consiglio sempre Amnesia ,di cui ho già parlato, questo titolo è si carico di tensione , scaturita da non sapere da che parte e in che momento puoi essere attaccato, ma la vera paura è un emozione diversa, che finora ho trovato solo nei giochi della frictional, ma comunque in sostanza possono essere definiti due generi diversi.

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