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Amnesia: the dark descent - la paura fatta videogame


La frictional games ,un piccolo gruppo di sviluppatori svedesi, dopo averci stupito con la saga di Penumbra, ha fatto il botto rilasciando il loro capolavoro dell'orrore ovvero Amnesia: the dark descent, tanto che il successo meritato ha stupito quelli di frictional stessi portandoli a rilasciare una versione retail.

Il gioco è ambientato negli anni '40 del XIX secolo (e già questo ci dice come l'influenza dei racconti di Poe sia presente , ma anche di Lovecraft che, come Penumbra insegna ,i frictional sono fan delle sue opere)

Il protagonista Daniel si risveglia smemorato all'interno di questo castello, ben presto trovando una lettera indirizzata a se stesso si rende conto di dover uccidere un barone di nome Alexander che sembra essere causa della sua rovina ma sopratutto di essere inseguito da un entità sovrannaturale in cerca della morte del giovane...

Ciò che sembra mancare all'inizio è proprio la trama ,in realtá questa è  una dei punti forti del gioco ,infatti ci viene raccontata dalle lettere e manoscritti raccolti o dal castello stesso ,visto che entrando in determinate stanze si  risale ad alcuni dei ricordi volutamente perduti di Daniel.

Amnesia fa veramente paura , non è una paura psicologica come poteva essere quella di Silent Hill , ma possiamo chiamarla paura da ansia : si è sempre all' erta per il possibile attacco di qualcosa, il gioco stimolerà questo fattore infatti spessissimo salteremo dalla sedia per niente, come una porta che si apre all'improvviso per il vento; non che possiamo essere attaccati anzi....

Un fattore unico di amnesia è che si è totalmente indifesi agli attacchi dei nemici : se si vede il mostro l'unica nostra difesa è quella di correre e nasconderci in una zona buia volgendo lo sguardo altrove (questo combatte la poca varietà dei nemici visto che non li guarderemo direttamente quasi mai se non vogliamo essere scoperti e morire) sperando che si allontani finchè non abbiamo la forza di uscire dal rifugio all'ombra.

Amnesia riprende le meccaniche di penumbra e le migliora , si dovrà di nuovo mimare i movimenti che si farebbero nella realtá con il mouse , così se si deve girare una manopola ad esempio si deve ruotare il puntatore nella direzione giusta, questo fattore fa aumentare l'immersione nel mondo di gioco grazie anche al hpl engine portato alla versione 2.0

L'inventario è più o meno simile a quello di penumbra fatta eccezione alla barra della salute mentale che si abbassa se ci troviamo in luoghi bui o assistiamo a eventi sconvolgenti ,  se troppo bassa finiremo striscianti per terra incapaci di muoverci , quindi si dovrá fare buon uso degli acciarini e del poco olio per la lanterna che abbiamo e allo stesso tempo nasconderci dai mostri cercando di uscire appena ne abbiamo la possibilità.


Il comparto sonoro è ottimo con il castello di Brenerburgh  veramente vivo e dei suoni e delle urla che fanno gelare il sangue.

Amnesia è anche aperto ai modder, si può caricare una storia personale ,in rete se ne trovano molte e alcune degne di nota.

Voglio consigliare assolutamente questo gioco ma solo a chi a i nervi saldi e non si spaventa facilmente altrimenti difficilmente si andrà avanti e sopratutto a chi riesce giocarlo al buio e con le cuffie se no si perde gran parte dell' atmosfera, amnesia va comprato anche per premiare quelli di frictional che hanno saputo dimostrare come delle piccoli produzioni a basso budget possono essere migliori dei titoli piu blasonati; peccato solo per la longevità , sulle 6 ore , anche se devo dire che l'ansia porta alcuni frangenti ad allungare inesorabilmente il tempo

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